Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: il

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663223
Dossi, Carlo 15 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Quando, l'alba seguente, il Beccajo affacciossi alla porta della sua casa, a sgombrarsi la mente, come il ciel si sgombrava, dalla pàvida notte

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Era il Beccajo rimasto come folgoreggiato: era caduto il fucile di lui, e, cadendo, esplodeva. Gli altri, Làzaro il Guercio e Sergio il Ranza, avèano

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

il più sfrontato tribunalista, una eloquenza, tanto più insinuante quanto men pretenziosa, tanto più persuasiva quanto più persuasa. Ma è bensì vero

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

, facèasi angusto al cuor rapidìssimo il seno, e m'imbragiava la gota, e per tè solo il pudore era pena ... E sò, che a mè non parèa di avere occhi bastanti a

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Gualdo il Beccajo svegliossi. L'acuta brezza ferìvagli la somma pelle; l'ànimo, la sorpresa. Chè, assuefatto a svegliarsi in un ambiente bujo, più

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Finchè le scialuppe non giùnsero al bastimento, finchè il bastimento non le raccolse e confuse nella sua mole, stèttero i relegati, silenziosi ed

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Altìssimo il sole. Scintillava dovunque un aureo polverìo, e parèa il mar rutilante, non aqua, ma un mare tutto di luce. E, d'ogni parte, gente

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

cantàvano. Era un inno alla Terra, alla madre comune, che, negli arcani connubii col padre Sole, avèa ridato agli uòmini generosamente il confidàtole seme

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

, quasi tementi incresparle, pur con un rùvido sguardo, il piano specchio del sonno. Ma la fragilità della bimba risovveniva la dura vita che la attendeva

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Pel gèmito delle foreste e la notturna paura, per traccie che a lui solo èran vie, il rapitore cammina e cammina, ancor nell'abbrivo della intrapresa

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

E, la pròssima aurora, il Nebbioso ripigliava il cammino che movèa al villaggio. Fu detto già, ei vi scendeva di quando in quando, dalla fame

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

dell'ànimo suo, snebbiato da ogni malvagio pattume, poteva limpidamente riflèttere le maraviglie della Natura benèvola. Il sogno di Gualdo èrasi fatto

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

ànimo e dal dubbio della lor meta, dubbio peggiore della più amara certezza, e dalla brama cupa, senza speranza, della vendetta. Il caldo tramonto parèa

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Come il malèssere avèa guidato all'unione, addusse l'unione al benèssere. E tanto più di concordia era necessità, che, in sulle prime, nell'assoluta

Cerca

Modifica ricerca